Mera in volo – mostra fotografica – dal 7 al 20 ottobre Palazzo Castelmur CH

Dopo il fiume che attraversa la Valtellina, sotto la lente è finito il corso d’acqua che bagna la Valchiavenna, il cui bacino, secondo uno schema ormai collaudato, è stato attentamente esplorato e analizzato con l’aiuto delle suggestive immagini aeree riprese con l’ausilio di un drone.

Mai come in quest’epoca ci si rende conto di quanto sia vitale l’importanza della salute dei corsi d’acqua, a partire dalle loro sorgenti. Ecco perché il comitato scientifico ha ripercorso l’intero cammino del Mera dal punto in cui nasce, a 2.791 metri in quota Val Maroz, fino alla foce di Sorico, a quota 197 metri, dove il fiume si getta nel Lario.

Tutti i sessanta chilometri della Val Bregaglia e della Valchiavenna sono stati oggetto di studio, non soltanto in relazione allo sviluppo del fiume Mera, ma prendendo in considerazione anche i suoi affluenti e i versanti delle montagne circostanti. L’obiettivo era quello di fornire una base solida ed esauriente agli amministratori locali e alle imprese per poter mettere in atto dei progetti di conservazione e sviluppo realmente sostenibili.

L’intento didascalico-formativo non ha tolto spazio all’aspetto emozionale dello straordinario viaggio aereo lungo la valle. Ecco perché le suggestive immagini realizzate da Vincenzo Martegani sono state accompagnate dalle riflessioni scritte da un grande numero di personalità locali provenienti dagli ambiti più disparati della cultura e delle scienze.

“Il tracciato del fiume può così essere analizzato, oltre che da un punto di vista idrogeologico, anche da angolazioni che ne permettano una lettura più ampia, prendendo in esame i rivolti agricoli, paesaggistici, artistici e naturalistici che man mano si presentano lungo l’itinerario e i rapporti con la produzione dell’energia, la mobilità e la vocazione al turismo sostenibile” sottolinea Luca Gadola, coordinatore del comitato scientifico del quale fanno parte anche i professionisti: Diego Giovanoli, Felice Mandelli, Pietro Maspes e Cristina Tarca.

Orari di apertura: martedì-domenica 14:00/17:00.

Si fa presente che per la visita alla mostra, agli ingegneri non verranno attribuiti crediti formativi.

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