Cari Colleghi, il 20 settembre avrà luogo la seconda Giornata nazionale per la Prevenzione Sismica, promossa da Fondazione Inarcassa, dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, con il supporto scientifico del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, del Dipartimento Protezione Civile, della Conferenza dei Rettori Università Italiane e della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, per favorire la cultura della prevenzione sismica ed un concreto miglioramento delle condizioni di sicurezza del patrimonio immobiliare del nostro Paese.
Così come già affermato lo scorso anno in occasione della prima giornata, l’iniziativa è sicuramente meritevole di essere sostenuta, nella logica della promozione e della diffusione della cultura della prevenzione sismica e della sicurezza degli edifici e delle infrastrutture in Italia: di tale cultura gli Ingegneri sono depositari significativi ed insostituibili.
Gli organizzatori della Giornata Nazionale per la Prevenzione Sismica hanno inoltre promosso un ulteriore programma denominato “Diamoci una scossa!” che prevede, per tutto il mese di novembre, visite tecniche informative all’interno delle abitazioni private, da parte di “Architetti e Ingegneri esperti di sismica”, previa abilitazione da parte dei rispettivi Ordini. I Consigli di tutti gli Ordini degli Ingegneri della Lombardia, all’unanimità, nell’ambito della tutela dell’interesse pubblico, hanno tuttavia rilevato criticità importanti in tale iniziativa ed hanno pertanto deciso di non aderire a tale parte del programma. In particolare, i Consigli degli Ordini degli Ingegneri Lombardi sono fermamente convinti che le previste visite tecniche informative richiedano comunque una professionalità derivante da comprovata esperienza e competenza specifica e che comportino quindi una responsabilità precisa del compilatore. Di conseguenza risulta evidente che gli Ordini degli ingegneri non possono in alcun modo essere garanti, né possono promuovere attività professionali gratuite, ad esclusione di eventi emergenziali di Protezione Civile, che, oltre ad essere inammissibili dal punto di vista deontologico, non sono coperti dalle polizze assicurative degli iscritti.
Tali visite tecniche, teoricamente solo informative, sarebbero visite professionali a tutti gli effetti, che prevedono come interfaccia cittadini non esperti né informati su temi così complessi. Esse potrebbero pertanto essere mal interpretate da un punto di vista tecnico e di conseguenza poter generare contenziosi tra colleghi e committenti ed enti che rilasciano documenti e certificazioni. In sintesi, potrebbero essere viste dalla collettività solo come semplice promozione di sé stessi per successive attività professionali remunerate, esattamente all’opposto di quell’attività di volontariato alla quale gli Ordini e gli ingegneri iscritti contribuiscono sempre generosamente ogni qualvolta è necessario.
I Consigli degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia hanno quindi deciso, in modo unanime, di aderire alla sola parte istituzionale e divulgativa dell’iniziativa, utile al sostegno del ruolo dell’Ingegnere quale prevalente se non unica figura professionale con le competenze tecniche e scientifiche sulle tematiche sismiche, mediante eventi anche di portata regionale, ma di escludere responsabilmente la fase operativa di consulenza e report a domicilio.
A questa decisione chiediamo a tutti gli iscritti di attenersi, evitando di comparire – pur chiamati da altre figure professionali – anche come consulenti nelle visite e nella redazione dei report.