Venticinquesima edizione della Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto Economia Sport Fumetto. Un anniversario importante. Venticinque anni di libertà, passione, indipendenza, scelte ardite, scommesse, attraversando, in questo quarto di secolo, temperie politiche e ideologiche diverse, con l’orgoglio di portare avanti un discorso artistico. Venticinque anni sono uno spazio di tempo ampio, largo, in cui filtra la Storia e si agita la memoria. In venticinque anni abbiamo accolto e salutato artisti che alla Milanesiana hanno dato moltissimo, e a cui, almeno in parte, dedichiamo queste venticinque edizioni: Umberto Eco, Franco Battiato, Giovanni Reale, Roberto Calasso, William Friedkin, Sergio Claudio Perroni, Nuccio Ordine, George Romero, Carmelo Bene, solo per citarne alcuni. Non sono solo stati ospiti, ma motori della Milanesiana, suggeritori, critici, pungolatori continui. Spesso amici. A tutti loro va la mia gratitudine, e un po’ di nostalgia. La Milanesiana 2024 viaggerà in venticinque città, omaggio numerologico, ma casuale, ai venticinque anni della Milanesiana: ovviamente Milano, dove tutto nacque, per incoscienza, e dove si concentra la gran parte degli appuntamenti; ma anche: Budapest, Viareggio, Forlì, Sondrio, Pavia, Seregno, Alessandria, Venaria Reale, Bergamo, Ascoli Piceno, Montalto delle Marche, Firenze, Cesano Maderno, l’isola di Albarella a Rosolina, Cervia, Gatteo a Mare, Sant’Agata Feltria, Modigliana, Lugo, Busseto, Merano, Bormio, Livigno, St. Moritz. Abbiamo, come nelle scorse edizioni, cercato di dare più spazio possibile ai borghi, affinché la Milanesiana fosse fonte di scoperta – per gli artisti, ma anche per noi – della bellezza diffusa dell’Italia. Accanto, ovviamente, alle città metropolitane, ai capoluoghi di provincia. Nessuna di queste venticinque edizioni avrebbe potuto svolgersi senza il contributo di enti pubblici e privati. Mi è impossibile citarli tutti, ma li voglio comunque ringraziare: per la fedeltà e continuità nel caso di partner storici di questo festival; per la fiducia nel caso di nuovi sostenitori. Il tema di questa venticinquesima edizione è La Timidezza (e i suoi contrari). Un tema solo apparentemente intimo, se confrontato con il rumore infernale del mondo intorno a noi, alle guerre che sempre più si stanno avvicinando a noi, anzi che sono già qui con noi. Ma solo apparentemente, dicevo: la Timidezza è un modo di guardare il mondo considerando anche i mondi degli altri. Anzi, soprattutto considerando i mondi degli altri. La Timidezza è anzitutto ascolto, e ama la pace, questo termine che davamo per scontato, ma che ora assomiglia a una chimera. Non posso, tuttavia, nascondere la fascinazione per i contrari della Timidezza, per l’istrionismo e l’estroversione che mi appartengono meno, ma di cui avverto egualmente la bellezza. Ecco perché non mi sono abbandonata solo all’elogio della Timidezza, ma ho aggiunto i suoi “contrari”, buoni o cattivi che siano.
E così questa Milanesiana, dedicata alla Timidezza, parlerà anche della guerra, ascoltando le voci di chi racconta la tragedia israeliana e quella palestinese: Bernard-Henri Lévy, Eshkol Nevo, Adania Shibli. Daremo il benvenuto, tra gli altri, al Premio Nobel per la Letteratura Jon Fosse, che riceverà la Pergamena della Città di Milano, e che è un ponte ideale fra il tema della Timidezza e quello della Natura. Infatti, all’interno del tema della Timidezza, come lo scorso anno, abbiamo ritagliato un ulteriore nucleo tematico in accordo con alcuni partner, A2A in particolare, ma non solo. È il tema del nostro rapporto con la natura, e in particolare con l’acqua. Dovremmo forse essere intimiditi dalla potenza, dalla bellezza e dalla fragilità della natura. Esserne intimiditi è la premessa di ogni discorso ambientalista e simili. E chi è intimidito dal mondo e dalla natura è Gerione, il protagonista di un libro cardine di questo primo scorcio di millennio, Autobiografia del Rosso, opera di una straordinaria scrittrice, poetessa, saggista, Anne Carson, che aprirà questa Milanesiana. Nel Gerione di Anne Carson si riassumono i molti sensi del tema di questa Milanesiana. E non è forse un caso che Autobiografia del Rosso abbia compiuto 25 anni, insieme alla Milanesiana.
Buona Milanesiana.
Elisabetta Sgarbi Direttore artistico La Milanesiana