La Milanesiana 2021

“La Milanesiana dello scorso anno si era svolta nella parentesi di tempo in cui il Covid aveva allentato la sua presa e aveva concesso
qualche ora, giorno, settimana di libertà. Sapevamo che non sarebbe stata una soluzione definitiva, non ci eravamo fatti illusioni, ma qualche illusione la avevamo comunque coltivata.
La ventiduesima edizione della Milanesiana, la seconda nella lunga e dolorosa stagione della pandemia, continua a coltivare le virtù del
coraggio, della speranza, della fiducia (tutti temi affrontati nelle scorse edizioni) e anche qualche sana illusione.
Inizierà il 13 giugno per (non) finire il 6 agosto. Perché già so che l’autunno accenderà di nuovo La Milanesiana da qualche parte, a
Codogno, Trieste, Verona e Parigi e chissà dove ancora.
Questa estate toccheremo ventidue città italiane e allestiremo nove mostre, che ringrazio per l’ospitalità e per avere creduto in un progetto nato a Milano, ma che evidentemente oltre Milano è andato: Sondrio, Milano, Bormio, Torino-Venaria Reale, Bergamo, Pavia, Bassano Del Grappa, Monza, Ascoli Piceno, Alessandria, Firenze, Villafranca Di Verona, Urbino, Gardone Riviera, Santarcangelo Di Romagna, Rimini, Gatteo A Mare, Ravenna, Parma, Fiesole,Cervia, Venezia.
Qualche indizio che non sono solo illusioni, quelle che stiamo coltivando, c’è. Si riaffacciano anche scrittori d’oltreoceano, nostalgici
di parlare di libri e altro, e anche desiderosi di tornare, o per la prima volta venire, in Italia.
Il tema di questa ventiduesima edizione, come quello degli ultimi anni, è stato scelto da Claudio Magris: il Progresso.
Un tema già in sé denso di paradossi. Dopo quello che abbiamo vissuto possiamo ancora parlare di progresso? E possiamo farlo in
modo univoco? Possiamo dire, forse, che ci sono tanti progressi, almeno quanti sono i passi indietro?
Non c’è comunque progresso senza memoria. La Milanesiana continua a celebrare dei compleanni importanti: i cento anni di Giorgio
Strehler, i 90 anni di Giuliano Montaldo (91 in realtà), i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, i 100 anni di Sciascia, i 200 anni
dalla nascita di Charles Baudelaire, i 20 anni dalla morte di Gianfranco Ferroni, i 150 anni di Giuseppe Rensi, gli 80 anni di Bernardo
Bertolucci, i 30 anni dall’ultima opera di Alberto Moravia, La donna leopardo, pubblicata postuma nel 1991, i 50 anni dalla morte di Secondo Casadei, i 30 anni del gruppo musicale Modena City Ramblers.
A proposito di musica, confermiamo la sigla della Milanesiana, Il Ballo Della Rosa e Milanesiana di Riviera degli Extraliscio, più una
a terza sorpresa.
Gli Extraliscio saranno ospiti della Milanesiana e – una festa nella festa – uscirà nelle sale il mio film a loro dedicato, Extraliscio Punk
da Balera, nei primi giorni della Milanesiana, suggellando anche una collaborazione con la piattaforma di Nexo, che lieviterà di anno
di anno. (Uno dei lasciti positivi di questi lunghi mesi di “Arresto”, per citare un titolo di Jonathan Lethem.)
Tra Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto Economia Sport (che si aggiunge), La Milanesiana riprende a correre
su e giù per la penisola, con entusiasmo sempre rinnovato, felice di sorprendere e di sorprendersi. Grazie a tutti coloro che nella Milanesiana credono, rendendola possibile, grazie ai tanti artisti (oltre 150, per oltre 60 appuntamenti) che ci onorano della loro presenza,
grazie al pubblico che vorrà seguirci (in presenza e in streaming) in questo lungo, mai abbastanza lungo, viaggio in Italia: destinazione
mondo.”

La Milanesiana Programma 2021