Si chiama ‘Conosciamo la nostra storia attraverso i giornali d’epoca’ il progetto di recupero della storia, delle tradizioni, delle usanze del nostro territorio attraverso la digitalizzazione, l’inserimento online e l’utilizzo da parte di tutti dei periodici del Fondo Valtellina e Valchiavenna della Biblioteca Rajna di Sondrio. Un’iniziativa promossa da S.E.V. (Società Economica Valtellinese) e dalla Biblioteca Rajna del Comune di Sondrio, con la partecipazione della Provincia di Sondrio e dell’Associazione Amici della Biblioteca di Sondrio e che ha goduto di un contributo della Fondazione Pro Valtellina. “Un progetto emblematico, che ha richiesto qualche anno di lavoro – commenta Marina Cotelli, Assessore alla Cultura del Comune di Sondrio -. In un’epoca che rifugge la memoria, le istituzioni pubbliche, le associazioni e le fondazioni sono chiamate a lavorare insieme per fare in modo che non si sgretolino i mattoni della storia che ha costruito il nostro presente. Si parla della digitalizzazione di circa 40 mila pagine che raccontano 80 anni della nostra storia locale e che da oggi sono a disposizione di tutti. Grazie a questo progetto i periodici diventano documento storico”.
“Come S.E.V. abbiamo tra i nostri obiettivi la promozione e la crescita della consapevolezza e della conoscenza della nostra storia e del nostro territorio. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto – continua Benedetto Abbiati, Presidente S.E.V. -. Rendere accessibili e fruibili con le più moderne tecnologie informatiche documenti di grande interesse storico che, per la loro intrinseca fragilità, rischiavano di non poter più essere consultati dagli studiosi o da semplici cittadini, è a nostro avviso un grande obiettivo raggiunto. Grazie ai generosi contributi che hanno permesso la realizzazione del progetto (Amministrazione Provinciale, Consorzio BIM, Fondazione Credito Valtellinese, Comune di Sondrio, Associazione Amici della Biblioteca), che sono andati ad aggiungersi a quello, fondamentale, della Fondazione Pro Valtellina. Il risultato è stato superiore rispetto agli obiettivi inizialmente fissati e sopratutto ha aperto una strada che con l’esperienza maturata consentirà all’intero Sistema bibliotecario della Provincia di proseguire su di una metodologia di sicuro interesse per il futuro della cultura nella nostra provincia” conclude.
“Un progetto apprezzato da Fondazione Pro Valtellina perché innovativo e perché salvaguarda un patrimonio comune a tutti e un materiale delicato e fragile. Sono entusiasta di quello che è stata realizzato: il progetto, davvero complesso, è stato possibile grazie alla rete di persone, enti e associazioni che si sono impegnati per questo risultato” continua Lucia Foppoli, Consigliere Fondazione Pro Valtellina.
“Un lavoro svolto egregiamente: ringrazio tutti coloro che hanno portato avanti questa iniziativa. Dare la possibilità di leggere nel tempo un pezzo della nostra storia, permetterà di dare una lettura migliore e più approfondita del nostro territorio e della sua evoluzione” commenta Alan Vaninetti, Consigliere provinciale delegato alla Cultura e Presidente BIM.
“Si chiude oggi un primo importante progetto: l’inizio di un lavoro che si prefigura complesso, ma sicuramente importante e necessario. Come Amici della Biblioteca ci impegneremo per portare avanti tutti gli aspetti necessari al proseguimento di questo progetto” dichiara Gianna Baldini, Presidente dell’Associazione Amici della Biblioteca di Sondrio.
IL PROGETTO
“Abbiamo digitalizzato periodici della Valtellina e della Valchiavenna che da oggi sono on line e consultabili da chiunque, anche da remoto – spiega Adriano Stiglitz, Direttore della Biblioteca Rajna -. Difficile il momento della scelta che è caduta sulle testate meno recenti, quelle in condizioni peggiori, quelle di più largo utilizzo e, ovviamente, su quelle che non sono già presenti on line. Ci siamo fermati al 1945, data che segna la fine dei conflitti mondiali, ma importante anche dal punto di vista dei diritti d’autore”.
‘Conosciamo la nostra storia attraverso i giornali d’epoca’ è un progetto di digitalizzazione (da microfilm o da cartaceo) di 39904 pagine.
Le testate riprodotte da microfilm (scelta dovuta al fatto che i microfilm richiedono strumenti specifici per la consultazione) sono: La Valtellina (1861-1925), Il popolo valtellinese (1923-1945), La montagna (1912-1915), Lo Stelvio (1867-1875), Alpe retica (1876-1895), Il libero alpigiano (1895-1897), Corriere della Valtellina (1896-1926), La Provincia di Sondrio (1884-1921). Le immagini sono state riprodotte in digitale da 49 bobine di microfilm per un totale di 33174 fotogrammi.
I documenti cartacei lavorati sono invece i seguenti: Le Vie del Bene (1926-1944), per un totale di 242 fascicoli mensili e 4146 pagine, Cenni statistici o le notizie patrie (1852-1858) per un totale di 7 fascicoli a cadenza annuale e 872 pagine, Almanacco valtellinese (1858-1866) per un totale di 9 fascicoli e 1712 pagine. Il totale dei fotogrammi da cartaceo è di 6730.
Ma come si consultano? “Facilissimo – spiega Gloria Busi, Responsabile Servizio Cultura e Istruzione della Provincia di Sondrio -: basta collegarsi al portale delle Biblioteche della Provincia di Sondrio (biblioteche.provinciasondrio.gov.it) ed entrare nella sezione ‘Cataloghi speciali – Periodici digitalizzati’. A questo punto selezionando il documento che si desidera consultare, compare un intuitivo e semplice visualizzatore che permette di sfogliare il periodico. E’ in fase di completamento la funzione che permetterà di scaricare sul proprio pc o tablet il PDF dell’intero documento” conclude.